Si mormora… troppe feste, bisognerebbe eliminarne qualcuna!

san-cono-e-i-buoiCome ogni festa, quella del 27 settembre rievoca una tradizione secolare: commemora la traslazione delle ossa di San Cono dal convento di Cadossa di Montesano s/M a Teggiano, paese natìo del santo, una data che sicuramente ogni teggianese come quella del 3 giugno “Dies Natalis” non vuole dimenticare.
Anche se durante l’arco dell’anno le feste dedicate a santo patrono San Cono sono quattro, ricordiamo che due di queste, il pellegrinaggio a Cadossa della prima o seconda domenica di agosto, (dipende dagli anni) e la festa del Patrocinio del 17 dicembre in ricordo dello scampato pericolo del terremoto del 1857, sono feste esclusivamente religiose senza richiesta di contributi economici.

Detto questo ritorniamo al perché della festa di San Cono di settembre

Il 26 settembre viene trasportata in processione la statua di San Cono dormiente, dalla chiesa della SS. Annunziata, alla cappella in via delle croci, zona della MisericordiaQuesto perché, in un vecchio documento, trovato nell’archivio del dott. Passarelli attuale proprietario della tenuta di Cadossa con annesso monastero, vengono elencati tutti i beni appartenenti nel 1300 ai monaci che vivevano nel suddetto monastero, tra cui una cappella esistente nella città di Diano, precisamente fuori le mura nella zona delle Palme.

dipinto traslazione

La storia narra che il destino delle ossa del Santo contese tra i due paesi del Vallo di Diano, venisse affidato al caso, cosi il 27 settembre 1261, un carro trainato da buoi con i resti mortali di San Cono, partì da Cadossa e senza guida alcuna si diresse verso Teggiano.
Alle porte della città i buoi sfiniti stramazzarono al suolo. I resti del Santo furono portati nelle vicina chiesa della SS. Annunziata allora monastero dei celestini.

Perchè quello dovrebbe essere il punto esatto dove morirono i buoi?

Perché l’unica porta di accesso alla città era proprio quella.
Infatti Federico D’Aragona quando si recò alla conquista della città di Teggiano si fermò proprio in quella zona che ancora oggi porta il nome di “Poggio Reale” unica zona per entrare in città.

La festa del 27 settembre vuole ricordare questo grande evento!

Qui le foto della festa della Traslazione del 27 settembre 2013