Cari fedeli e lettori di “La voce di San Cono” vogliamo portarvi a conoscenza di una toccante e commovente lettera che ci è pervenuta in redazione riguardante una brutta storia accaduta alla Sig.ra Giulia Autuori originaria di Teggiano ma che vive a Salerno, vittima di un grave incidente stradale.

foto-incidente-giulia-autuoriEra la notte del 22 Agosto del 2015, stavo rientrando a casa da sola con la macchina dopo una serata trascorsa ad una festa di paese in compagnia di amici.
Stavo ascoltando un pò di musica, tutto era tranquillo ma…all’improvviso… sento qualcosa balzare sul cofano, mi spavento, perdo il controllo della macchina che inizia a serpeggiare da un ciglio all’altro della strada.

Inutili i miei tentativi di riprendere il controllo, la macchina fa un giro su se stessa accasciandosi su un lato e scivolando giù nel terreno sottostante la strada.
Io, dopo vari capovolgimenti all’interno dell’abitacolo, mi ritrovo perfettamente lucida e penso tra me e me che è finita! Invoco ad alta voce l’aiuto di Dio e del caro San Cono. La macchina si ferma a testa in giù, la radio continua a suonare, la cappotta si schiaccia ed io all’interno respiro a fatica a causa dello spazio ridotto. Vengo assalita dal panico, piango, mi dispero e continuo ad invocare San Cono.

giulia-autuoriAd un tratto sento una grande forza dentro di me che mi guida ad uscire. Ero completamente al buio e cercavo con le mani lo sportello vicino tentando di aprirlo ma era bloccato nel terreno. Mi assale nuovamente il panico però non mi arrendo e, unendo i piedi, comincio a battere con tutte le forze contro lo sportello che alla fine si apre, non di molto, ma abbastanza da permettermi di uscire da quell’orrore. Mi rendo conto di essere sana e salva e… tremante, in piedi recito una preghiera di ringraziamento.

Quando vengo soccorsa dall’ambulanza, mi venne chiesto più volte dai sanitari dove avvertissi dolore perchè erano increduli della mia incolumità. Io commossa, ripetevo di non avvertire alcun dolore in nessuna parte del corpo e che la mia fede e l’amore per San Cono mi avevano protetta.

ll mio volto era cosparso di minuscoli frammenti di vetro che mi furono asportati con una garza, eppure non mi ero affatto lacerata nonostante mi ero sfiorata più volte il viso dalla disperazione. Vengo dimessa dall’ospedale quella notte stessa per non avere riportato nessun trauma e lesione.

immaginetta-di-san-conoQualche giorno dopo, chiedo di vedere la mia macchina per rendermi conto delle reali condizioni di quanto accaduto. Nello sbirciare all‘interno di essa, distrutta com’era, mi venne un colpo al cuore poiché sul sedile di guida scorgo l’immaginetta di San Cono che custodivo gelosamente nel cruscotto: era li… come a voler dire di essere stata la mia protezione, il mio scudo!

Ecco… questa è la mia storia, una come tante che testimonia il potere della fede e la devozione a San Cono.

Grazie San Cono

Per Grazia ricevuta, Autuori Giulia, 22 agosto 2015